venerdì 10 luglio 2009

IL (FIN QUI) STRANO MERCATO DEL MANCHESTER UNITED

Quando, poco piu' di un mese fa, la notizia del trasferimento-record di Cristiano Ronaldo al Real Madrid e' diventata ufficiale, gran parte dei tifosi dei tricampioni in carica ha reagito con un misto fra stupore e ottimismo. Certo, la partenza di uno dei massimi talenti calcistici del decennio - con tanto di pallone d'oro 2008 - non puo' che essere negativa per qualsiasi squadra, ma oltre 90 milioni sono una cifra in grado di soddisfare qualunque sogno di nuovi fuoriclasse e artisti del pallone.

A breve e' seguita la conferma dell'abbandono di un altro beniamino dell'Old Trafford, quel Carlos Tevez che in due anni di prestito ai Red Devils si e' guadagnato lo status di idolo dei tifosi piu' per l'abnegazione alla squadra e lo spirito battagliero - sempre amato in Inghilterra - che per il numero di gol. Anche in questo caso, il dispiacere e' stato mitigato dall'idea che forse i 35 milioni chiesti da Kia Joorabchian, la strana figura di amico-agente-proprietario di Tevez, potevano essere investiti in modo piu' accorto da qualche altra parte.

Da quel momento, le mosse del club - sempre dirette dal potentissimo manager Ferguson - sono state abbastanza singolari. La prima - l'acquisto di Luis Antonio Valencia del Wigan - era nell'aria da mesi. Anche se a qualcuno 19 milioni sono sembrati eccessivi - Valencia ha disputato un ottimo campionato ma non ha esattamente mostrato numeri da fuoriclasse o gran propensione al gol - l'idea generale era che il 23enne Ecuadoregno costituisse un valido rinforzo in attesa del colpaccio che avrebbe fatto dimenticare Ronaldo.

Detto colpaccio, pero', non si e' ancora materializzato. Il secondo acquisto estivo - o meglio acquisizione visto che non ci sono stati esborsi - e' stato come un fulmine a ciel sereno. Non piu' di una settimana prima dell'annuncio, i bookmaker Inglesi erano disposti a pagare il passaggio di Michael Owen al Man Utd 66 a 1. Owen, ex ragazzo prodigio del calcio Inglese, con i suoi infortuni ricorrenti sembrava destinato ad approdare a una squadra di media o medio-bassa classifica (la societa' piu' interessata sembrava essere l'Hull!). Poi a Ferguson e' nata l'idea, e dopo una telefonata, un pranzo col giocatore e una visita medica (definita "severa") un quasi incredulo Owen era' gia' su tutte le prime pagine dei giornali con tanto di maglia dei Red Devils addosso.

Per giudicare accuratamente questa mossa bisognerebbe conoscere i dettagli del contratto: l'idea di avere Owen ha costo zero avra' fatto gola a tutti, ma sono le eccessive richieste di ingaggio del giocatore che hanno tenuto lontano tutte le altre societa'. E' possibile che Ferguson abbia deciso che valesse la pena rischiare un investimento 5 o 6 milioni all'anno? O che Owen si sia piegato ad accettare un contratto "a gettone" pur di riassaporare il calcio di vertice? Le due ipotesi sembrano altrettanto improbabili, quindi la realta' dovrebbe stare da qualche parte nel mezzo. Quello che e' certo e' che l'Owen che semina in velocita' la difesa Argentina nel '98, o che segna a raffica per il Liverpool a cavallo dei due millenni, non e' che un lontano parente del giocatore visto negli ultimi 4-5 anni: un attaccante che ha perso buona parte della sua velocita', spesso fuori per infortunio, che sopravvive grazie all'innato - e sempre importantissimo - senso del gol.

Ma chissa', questo acquisto potrebbe rivelarsi un altro mezzo colpo di genio di Sir Alex: avendo solo da pagarne lo stipendio, chi potrebbe obiettare se il ritorno fossero 15-20 gol stagionali, molti dei quali decisivi? Un goleador non smette mai di essere tale, e nonostante i dubbi (legittimi) non c'e' dubbio che Owen appartenga alla categoria.

Il discorso, pero', e' che c'e' sempre un Ronaldo da sostituire. Ecco quindi - notizia fresca di qualche giorno - l'acquisto di... Gabriel Obertan. No, neanche noi ne avevamo mai sentito parlare (se non in Pro Evolution Soccer, come giovane francese dall'ottimo potenziale per la Master League); di lui si sa che ha solo 20 anni (bene), puo' giocare da ala destra o in attacco (bene), e che l'anno scorso il Bordeaux lo ha ceduto in prestito al Lorient perche' non trovava spazio (mh). Non che sia costato molto - si parla di 3 milioni e mezzo - ma il suo arrivo ha lasciato sbigottiti non pochi tifosi, che cominciano a temere che di grandi nomi non ne arrivera' neanche uno. Come sempre, bisogna fare attenzione a sottovalutare la lungimiranza di Ferguson, ma di sicuro gli acquisti fin qui conclusi stanno facendo un po' preoccupare anche i sostenitori incondizionati (cioe' quasi tutti) dell'allenatore Scozzese.

Con Benzema strappato dal Real di "spendaccione" Perez e Ribery valutato eccessivamente dal Bayern, gli obiettivi primari sembrano essere sfuggiti. C'e' ancora spazio per una sorpresa (non stupirebbe se di punto in bianco arrivasse a Manchester uno come Eto'o), ma se non dovessero arrivare campioni gia' affermati, per Ferguson la stagione 2009/10 potrebbe essere la piu' difficile e stimolante degli ultimi anni: continuare a vincere avendo rimpiazzato Tevez e Ronaldo con giovani promettenti e un attaccante sul viale del tramonto sarebbe la sua definitiva consacrazione - ammesso che ce ne sia bisogno - sul trono dell'allenatore piu' di successo di tutti i tempi. E la storia calcistica degli ultimi 20 anni ce lo ha insegnato a piu' riprese: mai, mai sottovalutare o dare per sconfitto il Manchester United.

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