Giornata priva di notizie spettacolari...tutto il mondo calcistico continua a piangere la tragedia di Abidijan, che peraltro e' sparita molto velocemente dalle prime pagine di tutti i quotidiani online, come se la distanza geografica o culturale ne diminuisse la gravita'.
BARRICATE IRLANDESI A BARI?
Nel frattempo, le varie nazionali si preparano alle partite di qualificazione ai mondiali. A Bari l'Italia accoglie Trapattoni e la sua Irlanda, finora protagonista di prestazioni discrete e buoni risultati. Un pareggio sarebbe un ottimo risulato per il Trap, che realisticamente pensera' al secondo posto nel girone come obiettivo ragionevole.
L'Italia non ha assolutamente brillato nella trasferta di Podgorica, ma ha giocato con sicurezza e ha mostrato una compostezza che dovrebbe essere piu' che sufficente a vincere il gruppo 8, che onestamente e' tutt'altro che irresistibile...
QUALCUNO HA PROPOSTO KEVIN DAVIES DEL BOLTON, LA SITUAZIONE E' SERIA
Continua la maledizione-infortuni per gli attaccanti dell'Inghilterra: gia' privato di Heskey e C.Cole, anche il richiamato Bent ha dovuto lasciare il ritiro per un fastidio al ginocchio. E' arrivato a sostituzione Agbonlahor, che a inizio stagione sembrava destinato a diventare titolare fisso ma ultimamente ha seguito la parabola discendente dell'Aston Villa (1 gol in 17 partite il rendimento recente). In campo dal 1' come punta centrale andra' comunque Peter Crouch, il giocatore piu' simile a una pertica di tutto il calcio mondiale. Peccato solo che il robot sia passato di moda.
NORD-SUD IL CALCIO CONTRO LE FRONTIERE
Altrove, spicca il confronto fra le due Coree in programma a Seoul. I due paesi, tecnicamente, sono ancora in guerra fra loro, e per i rapporti diplomatici il periodo e' fra i piu' tesi di sempre. Ma il calcio, come spesso accade, riesce ad unire cio' che la politica divide e le due nazionali, prima e seconda in uno dei due gironi finali che mandano due squadre ognuno in Sud Africa, continuano a fare il tifo l'una per l'altra nella speranza di ritrovarsi insieme al Mondiale. La possibilita' vista la classifica e' piu' che concreta. Considerato che un punto farebbe abbastanza comodo ad entrambe, e che la storia recente parla di quattro pareggi nelle ultime quattro partite disputate, nessuno si sorprenda di vedere un'altra X fra i risultati.
martedì 31 marzo 2009
DOMANI ALTRO TURNO DI QUALIFICAZIONI
lunedì 30 marzo 2009
ANCORA PORTA CHIUSA PER OWEN
Emergenza attaccanti per l'Inghilterra in vista della partita di qualificazione di Mercoledi' contro l'Ucraina: Heskey e C.Cole hanno lasciato il ritiro della nazionale, mentre Crouch e' ancora in dubbio per la partita di Wembley. E' stato richiamato Darren Bent del Tottenham.
domenica 29 marzo 2009
RALLENTA IL TRAP, CAPELLO SEMPRE MEGLIO
L'Inghilterra ha distrutto la Slovacchia in amichevole 4-0, mostrando un'ottimo controllo del gioco. Pur favoriti dalla pochezza dell'avversario, gli uomini di Capello hanno a tratti impressionato, con Gerrard e Rooney costantemente pericolosi. Il rispetto per "Don Fabio" non fa che crescere, ma attenzione a fidarsi troppo: la stampa inglese e' famosa per passare da un estremo all'altro con grande facilita', e una prestazione sottotono nella partita di qualificazione di Mercoledi' (a Wembley arriva l'Ucraina) farebbe cambiare immediatamente il clima.
I gol sono arrivati da Heskey, Lampard e un doppio Rooney. Il prezzo da pagare per la bella prestazione e' stato pero' salato in termini di infortuni: Heskey, Carlton Cole e Crouch sono dovuti uscire uno dopo l'altro e hanno ridotto al minimo le opzioni offensive di Capello. L'allenatore friulano ha dovuto chiamare Darren Bent per la partita di mercoledi', per la quale Cole e Heskey sono gia' assenti confermati.
Pareggio 1-1 per l'Irlanda di Trapattoni, che al Croke Park di Dublino va in vantaggio dopo neache un minuto grazie al colpo di testa di Dunne, ma si fa recuperare nella ripresa con un autorete di Kilbane. I Boys in Green mostrano il consueto carattere e qualche spunto interessante, ma per la maggior parte della partita cedono il controllo del gioco ai Bulgari, senza Berbatov ma con un buon Stylian Petrov a dirigere il centrocampo.
E' proprio nella parte nevralgica del campo che la squadra del Trap mostra i limiti maggiori: Whelan e Andrews sono giocatori onesti ma mancano pesantemente di creativita'. Sara' importantissimo ritrovare (prossima stagione) il dinamismo di Stephen Reid, e magari anche quel Stephen Ireland colonna del Manchester City, fuori da ormai un anno dopo un litigio con la federazione.
Innegabili, comunque, i progressi della squadra sotto l'allenatore Italiano. Dopo l'atroce esperienza con Steve Staunton, ora si vede un'Irlanda solida e ben organizzata, e la classifica mostra che i Verdi sono ben piazzati per conquistare il secondo posto nel gruppo dell'Italia, con conseguente play-off mondiale (tutti i gruppi).
sabato 28 marzo 2009
CAPELLO E IL CASO KING
Ledley King e' sicuramente uno dei tre/quattro difensori inglesi piu' forti. Solidissimo ma anche molto duttile (e' in grado di operare a centrocampo), per le doti atletiche e la capacita' di giocare la palla in molti lo ritengono il migliore assieme a Rio Ferdinand. Ma King e' anche uno dei calciatori piu' sfortunati dal punto di vista degli infortuni: da anni ormai il 28enne degli Spurs soffre di un problema cronico e incurabile al ginocchio, che ne restringe l'autonomia a una partita di calcio alla settimana. Anche gli allenamenti sono off-limit: al minimo sovraccarico di lavoro, il ginocchio si gonfia dolorosamente.
venerdì 27 marzo 2009
FERGUSON, PROBABILE RITIRO NEL 2010
Il Manchester United cerchera' un nuovo allenatore alla fine della prossima stagione. E' questa la tesi sostenuta dal figlio dello storico allenatore dei Red Devils, Darren Ferguson, che crede che il padre possa essere entrato negli ultimi 14 mesi della sua epica avventura all'Old Trafford.
giovedì 26 marzo 2009
DON FABIO E LA DISCIPLINA DI ROONEY
Con le amichevoli internazionali, torna anche l'occasione per Capello di radunare e allenare la nazionale inglese. Il tecnico italiano, in cui sono riposte le speranze della FA dopo la mancata partecipazione a Euro 2008, ha iniziato alla grande e con quattro vittorie in altrettante partite di qualificazione al mondiale (inclusa la "rivincita" in trasferta con la Croazia) si e' gia' guadagnato il rispetto incondizionato di giocatori e giornalisti.
mercoledì 25 marzo 2009
MERCATO: GERRARD VUOLE IL LIVERPOOL A VITA
Il capitano del Liverpool e' l'anima della rinascita dei Reds e ora vuole rendere eterno il legame con la squadra per cui tifava da bambino e con cui ha vissuto tutta la sua carriera calcistica. Il contratto esistente lega Gerrard ad Anfield per altre due stagioni, ma il 28enne centrocampista ha usato la conferenza stampa della nazionale per esprimere la sua volonta' di finire la carriera a Merseyside.
"Se si presentasse l'occasione di estendere il contratto, lo farei immediatamente" ha detto ai giornalisti dal camp inglese a Londra, "Nella mia carriera non sono mai stato piu' felice di adesso, perche' sto giocando per una squadra di vertice coi migliori giocatori al mondo e sono convinto che l'alleanatore ci possa aiutare a raggiungere grossi successi."
La favorevole conclusione della discussione contrattuale di Benitez (lo Spagnolo ha prolungato fino al 2014) sta avendo un effetto positivo sulla stabilita' dell'organico, e altri due pilastri come l'altro local boy Carragher e Fernando Torres sembrano avviati a rinnovi anticpati e prolungati.
Gerrard ha avuto anche modo di parlare del rapporto col suo allenatore: "la mia relazione con Rafa si e' rafforzata col tempo. Forse io sono stato un po' egoista da giovane, quando mi lamentavo perche' giocavo fuori posizione [sulla fascia destra], magari avrei dovuto fare un bel respiro e capire che era per il bene della squadra. Comunque sia, ora sto giocando nella mia posizione preferita, sono il capitano, e stiamo vincendo. Faccio parte di una squadra che puo' battere qualunque avversario. Le cose non potrebbero andare meglio".
ROBINHO E IL CITY
Per il capitolo Robinho, dopo che il Guardian la settimana scorsa aveva parlato di una presunta intenzione del Man City di cederlo a causa di "mancanza di impegno", l'allenatore Mark Hughes ha confermato che l'acquisto-record da 32 milioni di sterline e' parte integrante dei piani a lungo termine della societa' (chissa' se si puo' dire lo stesso del'allenatore...).
"Se Robinho non gioca bene e' perche' gli avversari lo fermano, non ci sono altri motivi" ha detto l'allenatore gallese, "Lui sa di essere al centro dell'attenzione e che possono essere inventate storie, ma la realta' e' che fa parte del progetto a lungo termine e chi dice il contrario e' un falso."
UNA GAMBA DI MILITO AL TOTTENHAM?
Dopo che lunedi' erano circolate voci su un interesse del Tottenham per l'attaccante argentino del Genoa, oggi il Sun scrive che gli Spurs "stanno preparando un'offerta da 12 milioni". Da qui il titolo: per quel prezzo, dubito che Redknapp possa permettersi piu' che una porzione neanche troppo generosa del bomber dei grifoni...
Solita dimostrazione di credibilita' per il giornale scandalistico inglese piu' venduto.
DROGBA RESTERA' AL CHELSEA
E' quanto sostiene Thierno Seydi, che altri non e' che l'agente dell'attaccante Ivoriano. Seydi ha dichiarato che Drogba e' pronto a dire di no a diverse ricche offerte dai club di mezza Europa per estendere il proprio contratto con i Blues.
Una possibile traduzione potrebbe essere che nessun club pare davvero disposto a spendere la cifra voluta dal Chelsea, e tanto meno a confermare l'ingaggio faraonico del giocatore, ma forse questo e' essere maligni.
martedì 24 marzo 2009
IL PREMIO DI GIOCATORE DELL'ANNO
E' piu' o meno a questo punto della stagione che la PFA e la Football Writers' Association iniziano a votare per la nomina di Player of The Year. Cristiano Ronaldo ha vinto il premio sia nel 2007 che nel 2008, ma e' escluso che possa completare la tripletta. Ecco una valutazione di alcuni dei principali contendenti...
10 - Frank Lampard
Fa un po' strano avere Lampard ai piedi della classifica. La realta' e' che il centrocampista di Chelsea e nazionale ha mostrato lampi di classe ma ha sofferto sia per il rendimento altalenante della squadra che per il paragone con le sue eccezionali prestazioni nelle ultime stagioni. Detto cio', acora una volta e' stato il miglior giocatore dei Blues.
9 - Michael Carrick
Il centrocampista ex-Tottenham sta indubbiamente disputando la miglior stagione della sua carriera, ed e' l'unico giocatore del centrocampo dello United che nelle partite importanti puo' ritenere di avere il posto garantito a prescindere da chi e' disponibile. Carrick e' dotato di un ottimo passaggio e gioca con quella sicurezza che identifica i centrocampisti di personalita'. Quasi un Andrea Pirlo inglese, giusto col piede un po' meno magico.
8 - Ashley Young
Se questa lista fosse stata fatta qualche mese fa, Young sarebbe in una posizione molto piu' alta. Dopo aver convinto anche Capello di meritare un posto nell'undici titolare della nazionale, Young ha sofferto un calo di forma parallelo a quello della sua squadra. Ciononostante, il passaggio da giovane promessa a giocatore di classe e' ufficialmente avvenuto e Young ha davanti a se' una grande carriera.
7 - Mikel Arteta
Tim Cahill e' il jolly dell'Everton, il giocatore in grado di produrre regolarmente gol dal centrocampo, ma e' Arteta il vero cervello della squadra di David Moyes. Il suo acquisto per poco piu' di 2 milioni restera' negli annali come un colpo di genio dell'allenatore scozzese, la cui espressione funerea al momento dell'infortunio che ne ha fatto terminare anticipatamente la stagione la dice lunga sull'insostituiblita' di Arteta nella squadra. La sua sfortuna a livello internazionale e' essere parte della stessa generazione che include Fabregas, Xavi, Iniesta e Alonso.
6 - Stephen Ireland
All'inizio della stagione, si pensava che i nuovi proprietari del Man City avrebbero infarcito la squadra di grandi nomi e che Ireland potesse faticare a trovare spazio regolare. La realta' e' stata esattamente opposta: con 28 presenze, 7 gol, altrettanti assist e un livello di rendimento sempre altissimo, il centrocampista irlandese e' stato nettamente il miglior giocatore della squadra e ha offerto quella regolarita' che e' mancata a troppi suoi compagni. Peccato davvero che Trapattoni e i suoi collaboratori non sembrino riuscire in alcun modo a ricucire lo "strappo" con la Nazionale.
5 - Robin Van Persie
Nelle passate stagioni, la ricorrenza di infortuni non ha permesso a Van Persie di far esplodere il suo enorme potenziale. Quest'anno l'Olandese ha trovato la stabilita' fisica e in campionato questo si e' tradotto in 24 presenze piene di giocate sopraffine. Con 16 gol totali e' il primo marcatore dei Gunners nella stagione, e con 10 assist nella sola Premier League e' primo assoluto nella speciale graduatoria.
4 - Xabi Alonso
A questo punto della stagione, sembra impossibile pensare che i piani estivi di Benitez prevedessero la cessione del centrocampista basco alla Juve. L'anno scorso Alonso non sembrava avere il passo per la Premier League, ma quest'anno ha ritrovato la fantastica visione di gioco e il passaggio telecomandato che lo contraddistinguono, e la sua presenza accanto a Mascherano ha creato l'equilibrio perfetto nel centrocampo del Liverpool
3 - Brade Hangeland
Il colosso norvegese sembra un incrocio fra Nemanja Vidic e una statua dell'isola di Pasqua. L'acquisto di Hangeland lo scorso gennaio e' stata la miglior decisione della carriera di Roy Hodgson a Craven Cottage. Dopo 30 partite della scorsa stagione, il Fulham era penultimo con 49 gol subiti, quest'anno allo stesso punto si trova in nona posizione con appena 29 reti concesse agli avversari. Quando una squadra mira a un posto Uefa segnando in media un gol a partita, e' chiaro che la difesa sta facendo un lavoro eccezionale. E se e' vero che il portiere Schwarzer e gli altri difensori stanno tutti disputando ottime stagioni, e' Hangeland che ha brillato oltre ogni piu' rosea previsione.
2 - Steven Gerrard
Se il Liverpool dovesse riuscire nell'impresa di rovesciare la leadership del Man Utd, Gerrard meriterebbe di ricevere il premio. Ma le votazioni verranno probabilmente terminate coi Red Devils ancora in cima alla classifica, e quindi il secondo posto e' piu' probabile. Ma una cosa e' certa: il capitano e' la forza che trascina i Reds. Torres avrebbe potuto essere piu' decisivo non fosse stato per gli infortuni, ma quando Gerrard e' in forma, l'intera squadra gira che e' un piacere. Gol, energia interminabile, passaggi decisivi, una personalita' che trascina tutti i compagni: c'e' solo l'imbarazzo della scelta. Senza di lui il Liverpool come squadra vale la meta'.
1 - Nemanja Vidic
E' vero, contro il Liverpool e' stato inguardabile ed e' stato la causa principale del tracollo della sua squadra, ma per tutto il resto della stagione Vidic e' stato immenso. Una forza inamovibile nel cuore della difesa, il difensore Serbo ha gran parte del merito per l'incredibile record di imbattibilita' dei Red Devils. Piu' volte nel corso della stagione si e' notato chiaramente come l'assenza di Vidic tolga sicurezza alla retroguardia dei campioni in carica. Bisogna dimenticare i recenti errori che hanno contribuito a riaprire la corsa al titolo: Vidic e' il motivo principale per cui lo United e' arrivato cosi' in alto.
lunedì 23 marzo 2009
I PIU' E I MENO DEL WEEKEND
I PIU'
Liverpool
Che settimana incredibile per i Reds e per la Premier League. Dieci giorni fa il campionato era gia' assegnato, oggi improvvisamente e' tornato equilibrato. Il Manchester United rimane saldamente favorito (la classifica), ma le certezze ora sono molto meno solide e il cambiamento della quota offerta dagli scommettitori da 1.1 a 1.35 lo conferma.
Lo United e' ancora in pole position, ma al momento i protagonisti sono Benitez e i suoi giocatori, che con 4 gol al Madrid, altri 4 all'Old Trafford e 5 ieri al Villa hanno chiuso una 10 giorni sensazionale.
L'aspetto meno positivo per il Liverpool e' la pausa che il turno di qualificazioni ai Mondiali impone prima delle prossime partite di campionato: mentre per i campioni in carica e' una possibilita' per ricaricare le pile e ritrovare convinzione, per gli inseguitori ritrovare lo stesso impeto dopo un break di 13 giorni potrebbe essere problematico.
Ad ogni modo, il margine di sicurezza assoluta del Man Utd e' stato eliminato: col Liverpool in questa forma, i Red Devils non potranno concedersi altri scivoloni.
Steven Gerrard
La rispettiva forma di Gerrard e Ronaldo e' lo specchio dello stato di salute delle loro squadre: il capitano del Liverpool e' in pieno furore agonistico, mentre il pallone d'oro sta soffrendo un calo netto. Senza il contributo abituale del loro giocatore di spicco, la forza dello United diminuisce nettamente. Una delle possibili spiegazioni per la decisione di Ferguson di lasciar fuori sia Rooney che Tevez dalla formazione di sabato e' che l'allenatore scozzese voleva che Ronaldo fosse protagonista assoluto per riacquistare fiducia. Se davvero era un piano per rinvigorirlo, e' fallito: il Portoghese ha giocato malissimo.
Gerrard, invece, alla maestosa prestazione dell'Old Trafford ha fatto seguire una tripletta all'Aston Villa, si e' portato a 20 gol stagionali e a livello di forma attuale non puo' non essere considerato il miglior giocatore della Premier League. La posizione di tre-quartista con una sola punta davanti permette di esaltarne le qualita' offensive, e ora la palla passa a Capello: e' il caso che anche la nazionale adotti un modulo che lo liberi da gran parte dei compiti difensivi per sfruttarne a pieno il potenziale?
Rafael Benitez
L'astuto regista della rinascita. I suoi commenti alla demolizione della quinta in classifica? "Volevo piu' gol. I giocatori stanno facendo un lavoro eccezionale, ma si puo' sempre fare di piu'". Incontentabile.
Tottenham Hotspur
Ci sono voluti sette mesi, ma finalmente gli Spurs stanno giocando al livello che meritano. La recente serie positiva - in cui hanno pareggiato con Arsenal e Man Utd e battuto Chelsea e Aston Villa - piu' che una sorpresa e' un'indicazione di quanto la squadra fosse sottotono prima di Natale. La rosa a disposizione di Redknapp e' tranquillamente da prime 6 in classifica, come confermato dai nomi (e dal costo..) dei panchinari per il match contro il Chelsea: Cudicini, Bentley, Huddlestone, Pavlyuchenko, Dawson.
Manuel Almunia
Il portiere dei Gunners e' parte integrante della risalita della sua squadra, e la decisiva parata sul rigore di Martins sabato e' sembrata una continuazione del fortunato shoot-out di mercoledi' scorso contro la Roma.
Robin Van Persie
Oltre ai 9 gol in campionato, con 10 assist l'Olandese e' il leader assoluto per numero di passaggi smarcanti.
La home form di Fulham e Stoke
Dei 70 punti totali conquistati dalle due squadre, 60 sono stati ottenuti negli incontri casalinghi.
Peter Crouch
Dopo 10 partite a bocca asciutta, una doppietta assolutamente fondamentale per la salvezza del Portsmouth.
I MENO
Manchester United
Col senno di poi, i segnali della crisi dello United erano presenti anche mentre la squadra continuava a vincere, basti guardare le sofferte vittorie contro Blackburn, Newcastle, Inter e Tottenham. L'illusione che la sconfitta col Liverpool potesse essere un momento isolato e' stata cancellata dalla pessima prestazione di sabato. "Non abbiamo giocato bene abbastanza per vincere" ha detto Ferguson dopo la partita, " Quello che mi da' piu' fastidio e non aver ottenuto una reazione dopo il risultato della settimana scorsa [col Liverpool]".
Ancora una volta, il centrocampo centrale e' stata la zona problematica per lo United, dove si sente la mancanza dell'infortunato perenne Hargreaves. Ferguson benedira' l'arrivo della pausa di campionato, se e' vero come detto da lui stesso che "Marzo e Aprile sono i mesi decisivi per il campionato. Nel passato, in questi mesi abbiamo perso margini anche importanti a causa di cali di forma, e abbiamo realizzato recuperi improbabili grazie a serie positive." Non c'e' dubbio che Fergie passera' le prossime due settimane pensando a come raddrizzare la rotta della sua squadra.
Aston Villa
A parte la crisi nera delle ultime partite, l'aspirazione della squadra di O'Neill di diventare la quarta forza della Premier non regge all'analisi dei risultati contro le prime tre. Con una visita all'Old Trafford ancora da affrontare, finora il rendimento in cinque partite giocate e' di zero vinte, tre perse, zero gol segnati e otto subiti.
Chelsea
La gravita' dell'occasione persa e' stata riconosciuta molto chiaramente e onestamente da Hiddink: "Lottando per il campionato, queste sono le partite che ti portano pentimento: era un'occasione imperdibile per ridurre il distacco dal Man Utd e noi ce la siamo lasciata scappare. Per avere speranze non possiamo perdere punti e la sconfitta di oggi e' un duro colpo: ma la colpa e' soltanto nostra."
Sunderland
Regolarmente schiacciati dalle grandi: in 16 partite contro squadre della meta' alta della classifica, i Black Cats hanno collezionato 7 miseri punti.
Hull City
Ora a solo quattro punti dalla zona retrocessione. Chissa' se Phil Brown pensa sia tutta colpa di Wenger...Comunque le Tigers stanno molto meglio del...
Newcastle
La squadra terza nella classifica degli spettatori (52,000 a partita dietro solo a ManU e Arsenal) e' terzultima nella classifica dei punti e se il campionato finisse oggi sarebbe retrocessa. Per una citta' che vive in simbiosi con la propria squadra e per una societa' nei cui conti gli introiti della Premier League sono dati per scontati, la mancanta permanenza nella massima serie sarebbe un colpo devastante.
domenica 22 marzo 2009
VINCE IL LIVERPOOL ED E' -1
I Reds confermano il grande stato di forma e strapazzano l'Aston Villa. Tripletta di calci da fermo per Gerrard: due rigori e una punizione. Tutto da rifare per l'assegnazione del titolo: il vantaggio del Man Utd in classifica e' ora di un punto soltanto, ma i Red Devils hanno anche una partita da recuperare.
WIGAN - HULL 1-0 Watson 84'
MANCHESTER CITY - SUNDERLAND 1-0 Richards 56'
LIVERPOOL - ASTON VILLA 5-0 Kuyt 8', Riera 33', Gerrard 39', 50', 65'
sabato 21 marzo 2009
30a GIORNATA - CROLLO UNITED!
Ora si' che la lotta per il titolo si fa interessante...Il Manchester United viene sconfitto nettamente a Craven Cottage contro il Fulham. Espulso Scholes nel primo tempo per un fallo di mano sulla linea, il rigore che ne risulta e' trasformato da Murphy. Il tracollo si completa nel finale con l'espulsione di Rooney e il raddoppio della squadra di Roy Hodgson.
Perde anche il Chelsea a White Hart Lane, e i risultati di oggi creano una fantastica opportunita' per il Liverpool: vincendo domani ad Anfield contro l'Aston Villa, I Reds possono portarsi da soli al secondo posto, a un solo punto dai campioni in carica. (la classifica)
Nell'early kick-off, importantissima vittoria del Portsmouth che grazie a una doppietta di testa dell'ex-robot Peter Crouch rimonta e batte l'Everton, che era passato in vantaggio con una bella punizione di Baines.
PORTSMOUTH - EVERTON 2-1 Baines(E) 4', Crouch(P) 22' e 75'
BLACKBURN - WEST HAM 1-1 Noble(WH) 25', Andrews(B) 51'
FULHAM - MANCHESTER UNITED 2-0 Murphy 18' rig., Gera 87'
STOKE - MIDDLESBROUGH 1-0 Shawcross 84'
WEST BROM - BOLTON 1-1 Taylor(B) 67', Shittu(B) aut. 82'
TOTTENHAM - CHELSEA 1-0 Modric 50'
NEWCASTLE - ARSENAL 1-3 Bendtner(A) 57', Martins(N) 58', Diaby(A) 64', Nasri(A) 67'
venerdì 20 marzo 2009
MAN CITY MASOCHISTA + NOTIZIE DELLA GIORNATA
Il tentativo di suicidio del Manchester City in Coppa Uefa fallisce di poco. La squadra di Mark Hughes si presenta al ritorno degli ottavi di finale contro i mediocri Danesi dell'Aalborg forti del 2-0 dell'andata. In Danimarca fa ancora freddo e Robinho gioca con la stessa cattiveria di un settantenne al parco coi nipoti, ma all'85' il risultato e' ancora 0-0, e certo la qualificazione e' garantita?
giovedì 19 marzo 2009
"IL MIO CUORE E' COL LIVERPOOL"
La stabilita' che la firma di Rafael Benitez sul nuovo contratto quinquennale portera' al Liverpool va oltre la semplice permanenza dell'allenatore ad Anfield.
La conferma del sostanzioso prolungamento (i giornali inglesi parlano di cifre fra i 4 e i 5 milioni all'anno) ha posto fine a mesi di trattative. Garantita la stabilita' della panchina, ora l'attenzione verra' spostata sui rinnovi dei giocatori, alcuni dei quali avevano deciso di attendere viste le incertezze riguardanti allenatore e societa'.
Dirk Kuyt aveva gia' ammesso di voler aspettare l'ufficialita' del rinnovo di Benitez prima di cominciare a discutere il proprio, e per l'intero contingente spagnolo (in particolare Reina, Torres, Alonso e Arbeloa) la prospettiva di legare il proprio futuro a lungo termine al Liverpool appare quasi certa. Stesso discorso per il capitano Gerrard e per altri tra cui l'ex-Valencia Fabio Aurelio.
Benitez ora avra' molto piu' controllo sul budget del club per acquisti e stipendi - era questo uno degli aspetti che stava bloccando le trattative - e ora avra' la possibilita' di gestire personalmente i rinnovi.
Anche sul fronte acquisti, l'indipendenza dello Spagnolo crescera' notevolmente, ed e' facile immaginare un nuovo assalto a Gareth Barry dell'Aston Villa, che l'estate scorsa la societa' non riusci' a portare a Merseyside nonostante settimane di trattative.
"Il mio cuore e' col Liverpool e sono entusiasta di aver firmato" ha detto Benitez, "amo il club, la citta' e i tifosi, e con una squadra e un pubblico cosi', non potevo proprio dire di no. Ho sempre detto di voler restare qui a lungo termine, e quando questo contratto sara' terminato, avro' passato oltre un decennio col Liverpool"
"Il Liverpool FC gode di enorme rispetto in tutto il mondo per la sua gloriosa storia e il suo prestigio. La mia missione e' di conservare e rafforzare questi valori scrivendo una nuova pagina nella storia del club". Benitez non ha mancato di ringraziare Hicks e Gillet: "Voglio esprimere la mia gratitudine ai proprietari per il duro lavoro fatto per arrivare alla firma del contratto. Tutti noi vogliamo la stessa cosa, cioe' avere successo portando a casa i trofei piu' importanti".
La fantastica vittoria all'Old Trafford e' stato il successo numero 100 in campionato per Benitez, che e' diventato il terzo piu' veloce (in termini di partite giocate) della storia dei Reds a raggiungere questo traguardo, superando Bill Shankly, leggenda immortale di Anfield.
Storia di Benitez in pillole
1960: Nasce a Madrid il 4 Aprile.
1974: Entra nelle giovanili del Real Madrid.
1981: Lascia il Real senza aver mai giocato per la prima squadra e si trasferisce al Parla (3a divisione)
1983: Guadagna col Parla la promozione in Segunda B
1985: Si trasferisce al Linares, sempre in Segunda B. Passa quasi tutta la stagione fuori per infortunio e si ritira dal calcio giocato nel 1986.
1986: Entra a far parte dello staff di allenatori del Real Madrid, partendo dagli Allievi per poi arrivare agli Under 19.
1994: Porta il Real Madrid B al settimo posto nella seconda serie e termina la stagione come assistente al tecnico della prima squadra Vicente Del Bosque.
1995: Nominato allenatore del Valladolid, viene licenziato dopo solo 23 partite con la squadra in ultima posizione.
1996: Passa all'Osasuna nella seconda serie, ma dura solo nove partite, di cui una sola vittoria.
1997: Diventa allenatore dell'Extremadura (seconda serie) e li porta alla promozione.
1999: L'Extremadura perde un play-off col Villareal ed retrocede. Benitez si prende un anno sabatico per studiare tecniche di allenamento in Italia e Inghilterra.
2000: Diventa tecnico del Tenerife e li conduce alla promozione in Primer.
2001: A sorpresa, viene scelto per rimpiazzare Hector Cuper al Valencia. I sostenitori sono perplessi ma il Valencia vince subito il titolo, il primo in 31 anni.
2004: Il Valencia vince la prima double della sua storia, portando a casa campionato e coppa Uefa.
1 Giugno - il Valencia annuncia la separazione consensuale da Benitez
16 Giugno - il Liverpool annuncia che Benitez e' il nuovo allenatore avendo firmato un contratto per cinque anni.
2005: Maggio - vince la Champions League alla sua prima stagione, dopo l'epica finale di Istanbul contro il Milan.
2007: Febbraio - gli Americani Tom Hicks e George Gillet comprano il club da David Moores.
Maggio: Benitez raggiunge la seconda finale di Champions' League in tre anni, ma ad Atene perde col Milan.
2008: Le relazioni fra Benitez e i vertici del Club sembrano incrinarsi, soprattutto a causa di divergenze sul mercato. Dubbi sul futuro dello Spagnolo a Liverpool.
2009: 18 Marzo - Benitez firma il nuovo contratto che lo terra' ad Anfield fino al 2014.
mercoledì 18 marzo 2009
ARSENAL DI MISURA, ACCUSE A FABREGAS
Segnare il gol vittoria all'84', a prescindere dai valori espressi in campo, e' segno di una partita incerta e rischiosa. La rete decisiva dell'Arsenal di ieri sera, fra l'altro, avrebbe dovuto essere annullata dall'arbitro, oltre che essere arrivata da un'azione non tipica del gioco dei Gunners: calcio di punizione lungo e speranzoso di Nasri, Djorou spizzica e Gallas, in fuorigioco, insacca di testa.
martedì 17 marzo 2009
DUBBI SUL FUTURO DI ROBINHO AL CITY
Conosciamo il progetto degli sceicchi di Abu Dhabi per il Manchester City: spendere cifre assurde per costruire una squadra da sogno. Il primo - e finora unico - acquisto stellare e' stato Robinho, possibile quindi che il Brasiliano ex-Real Madrid venga ceduto quest'estate?
lunedì 16 marzo 2009
I PIU' E I MENO DEL WEEKEND DI PREMIER
I PIU'
Liverpool
Banale, lo so, ma non si puo' non mettere i Reds in cima alla lista: la loro performance di sabato e' stata la migliore prodotta da una squadra ospite all'Old Trafford in questa stagione e probabilmente anche la scorsa.
La squadra di Benitez e' apparsa precisa, veloce, disciplinata, creativa e ambiziosa al tempo stesso: una prestazione impressionante per la sua completezza. Torres e Gerrard sono stati i migliori in campo, sottolineando ancora una volta quanto la loro indisponibilita' abbia segnato negativamente la stagione della squadra.
L'impresa di Sabato avra' quasi certamente solo l'effetto di prolungare temporaneamente la vita della corsa al titolo: il Liverpool ha bisogno che lo United perda altre tre partite e la possibilita' sembra alquanto remota. Ma i tifosi di Anfield hanno diritto di pensare che, con Torres e Gerrard a pieno servizio, la loro squadra abbia ogni possibilita' di riportare quel titolo nazionale che manca da 19 anni.
Alan Wiley
Giusto, equilibrato, pragmatico e coraggioso: l'arbitro di Man Utd-Liverpool e' stato impeccabile. In una stagione piena di polemiche sui direttori di gara (ogni mondo e' paese...), finalmente una prestazione solo da lodare.
Andrei Arshavin
Sabato il Russo e' stato di gran lunga il migliore in campo, e la sua prestazione e' motivo sufficente per credere che la prossima stagione dei Gunners sara' migliore di quella in corso. Arshavin e' chiaramente un talento speciale.
A Wenger resta l'incertezza su dove impiegarlo per ottenerne il meglio: in quattro partite in Inghilterra, Arshavin e' gia' stato sistemato in tre posizioni diverse, a testimonianza anche di un'ottima duttilita'. Nel lungo termine, l'allenatore dei Gunners potrebbe vedersi costretto ad abbandonare il 4-4-2 a favore di una formazione che permetta di utilizzare Arshavin, Fabregas, Walcott e Nasri assieme a una singola punta.
Tottenham Hotspur
Terzi nella classifica di rendimento delle ultime 8 giornate con 15 punti e una sola sconfitta, gli Spurs sono ora a soli 4 punti da quel 7o posto che quasi sicuramente garantira' un posto nella Coppa Uefa. Harry Redknapp non vede l'ora di avere un'altra chance di ripudiare l'Europa.
Chelsea & Michael Essien
La vittoria per 1-0 piu' comoda che ci si possa immaginare, e la conferma del completo ritorno di un giocatore che puo' cambiare il volto al centrocampo dei Blues.
I MENO
Nemanja Vidic
Il Serbo e' stato superlativo in questa stagione, tanto da essere tutt'ora favorito per il premio di giocatore dell'anno. Ma Sabato ha subito una piccola umiliazione da parte di Torres e Gerrard.
Un possibile difetto di Vidic e' la lentezza nel girarsi: la sua espulsione per il placcaggio a Gerrard non e' molto diversa dal tipo di intervento che gli costo' un cartellino rosso sei mesi fa ad Anfield, e oltre a un giallo a Newcastle poche settimane fa. Inoltre, a Novembre Vidic ha seriamente rischiato altri rossi all'Emirates e a Villa Park, dove le vistose trattenute a Nasri e Agbonlahor - che lo avevano bruciato sullo scatto - non sono state adeguatamente sanzionato da arbitri meno precisi di Wiley.
Manchester United
Prima di tutto, e' bene precisare che lo United ha una partita da recuperare e quattro punti in piu', e resta super-favorito per il titolo (solo 1.1 la quota dei bookmakers).
La sconfitta di Sabato, pero', e' significativa per le proporzioni, e per il fatto di essere stata inflitta dai rivali storici. Anche evitando effetti a lungo termine, l'aura di invincibilita' dello United e' stata ridimensionata, e l'immagine dell'Old Trafford semivuoto al fischio finale restera' negli annali di questa stagione.
Il rendimento dei Red Devils contro gli avversari piu' duri non e' impeccabile: se partendo dallo scorso Aprile classifichiamo le partite contro Arsenal, Liverpool, Chelsea, Inter e Barcellona come le piu' difficili, i risultati che ne ricaviamo sono tre vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte. Comunque, il tentativo di entrare nella storia diventando la prima squadra a vincere due Champions' League di fila offrira' numerose opportunita' di raddrizzare questa statistica.
Morten Gamst Pedersen
Una simulazione fra le peggiori mai viste quella del Norvegese del Blackburn.
Gabriel Agbonlahor
Pessima forma, ma i fischi che i tifosi gli hanno indirizzato al momento della sostituzione sono stati particolarmente ingiusti se si considera che il calo di Agbonlahor e' il risultato di 6 mesi passati a portarsi sulle spalle l'attacco della squadra.
Aston Villa
Un calo di forma nettissimo, e le prossime due partite sono visite ad Anfield e Old Trafford...il sogno Champions' League si e' allontanato alla velocita' della luce.
L'organico a disposizione di Martin O'Neill si e' indubbiamente rivelato troppo ristretto per un'intera stagione ai vertici della classifica.
David Bentley
Che gli e' successo? Trasferitosi al Tottenham per quasi 20 milioni in estate, presentato come il nuovo Beckham, Bentley da Gennaio ha giocato un totale di 126 minuti, 90 dei quali in Ucraina in mezzo a una squadra senza intenzione alcuna di passare il turno. Ah, e c'e' pure un rigore sbagliato nello shoot-out della finale di Carling Cup.
In un weekend in cui Walcott e Lennon si sono fatti un'ottima pubblicita' con Capello, la maglia della nazionale per Bentley e' sempre piu' lontana all'orizzonte.
domenica 15 marzo 2009
CHELSEA SU, VILLA A PICCO
Giocate oggi altre due partite di Premier League, in attesa del posticipo West Ham-West Brom che chiudera' la 29a giornata.
Continua il periodo da incubo dell'Aston Villa, che perde in casa col Tottenham e viene riagganciata dall'Arsenal al quarto posto in classifica (Gunners in vantaggio nella differenza reti). Con tre sconfitte e un pareggio nelle ultime quattro partite, la squadra di O'Neill ha rapidamente dilapidato quello che sembrava un vantaggio considerevole nella corsa al quarto posto, e allo stato attuale sembra inevitabile che i piazzamenti-Champions siano appannaggio delle Big Four per un incredibile quarto anno consecutivo.
Al Villa Park, la squadra di casa appare stanca. Ashley Young si da un gran daffare ma anche lui fatica a trovare i guizzi di inizio stagione. Dopo appena quattro minuti, Jenas porta in vantaggio gli Spurs con un tap-in di testa dopo che Friedel aveva deviato un cross di Lennon.
Il raddoppio arriva nei primi minuti della ripresa, con Darren Bent che in scivolata spinge in porta un tiro angolato di Robbie Keane.
La reazione dell'Aston Villa non produce frutti fino a cinque minuti dal termine, quando Carew - entrato al 60' - insacca con un poderoso colpo di testa. Ma e' troppo poco e troppo tardi per gli uomini di O'Neill, che con l'Arsenal in gran forma vedono scivolare via il sogno Champions' League.
Il Tottenham si allontana in modo probabilemente definitivo dalla zona retrocessione. Finalmente, gli Spurs stanno cominciando a produrre il tipo di prestazioni che, col tipo di organico che ha a disposizione Redknapp, dovrebbero rappresentare la norma.
Il Chelsea si riprende il secondo posto - sempre per differenza reti rispetto al Liverpool - con una vittoria di misura. I Blues comunque giocano bene e costruiscono varie occasioni da gol, tutte con lo zampino di un onnipresente Frank Lampard. Proprio da un passaggio del numero 8 arriva il gol di Essien, che si conferma inserimento preziosissimo nella squadra di Hiddink. Il Ghanese, col suo incredibile dinamismo unito a grande potenza e buona tecnica, e' un giocatore insostituible, che assieme a pochi altri e' stato il vero motore della fortuna di Jose' Mourinho a Stamford Bridge. Una vera arma in piu' per il finale di stagione.
Quarta vittoria consecutiva in campionato per i Blues, mentre il City dimostra la pessima forma fuori casa: nella classifica di rendimento in trasferta, la squadra di Hughes e' terzultima con 8 punti in 14 partite.
RISULTATI
CHELSEA - MANCHESTER CITY 1-0 Essien 18'
ASTON VILLA - TOTTENHAM 1-2 Jenas(T) 5', Bent(T) 50', Carew(A) 85'
sabato 14 marzo 2009
IMPRESA DEL LIVERPOOL ALL'OLD TRAFFORD
La Premier League 2008/2009 e' ancora tutta da giocare. Il Liverpool da' nuova vita alla corsa al titolo con una prestazione sensazionale in casa dei campioni d'Inghilterra e d'Europa.
Benitez deve rinunciare a Xabi Alonso e Arbeloa, subentrano Hyypia (che giochera' una grandissima partita) e Lucas. Nello United, rispetto alla partita di S.Siro escono Scholes, Giggs e Berbatov per far posto a Park, Anderson e Tevez.
I Reds iniziano subito bene, si vede che la demolizione del Real Madrid ha fatto bene al morale. Ma al 23' arriva la doccia fredda: Reina si lancia avventatamente su una palla filtrante (ma decentrata) per Park, il Coreano e' bravo a toccarla prima dell'arrivo del portiere, che lo atterra. Rigore ineccepibile che Cristiano Ronaldo trasforma impeccabilmente.
Ma il vantaggio dura solo 5 minuti: palla lunga dalla difesa del Liverpool, Vidic (per lui questa sara' la prestazione peggiore in tre anni con lo United) ha due metri di vantaggio su Torres ma lo Spagnolo lo brucia sullo scatto e si presenta solo davanti a Van der Sar. Il Niño non sbaglia e la parita' e' ristabilita.
A un minuto dall'intervallo, l'azione che ha portato al rigore per lo United si ripete nell'area opposta, questa volta pero' l'ingenuita' non e' del portiere ma del terzino sinistro Evra, che si lascia anticipare da Gerrard e lo stende appena dentro l'area. Il capitano dei Reds va sul dischetto, Van der Sar sfiora ma e' vantaggio per il Liverpool.
Nel secondo tempo, come prevedibile, il Man Utd torna in campo con tutt'altra grinta, e mette subito sotto pressione la difesa del Liverpool che pero', grazie alle ottime prestazioni di Skrtel, Hyypia e Carragher, non si scompone e non regala alcuna occasione clamorosa.
Al 77' l'episodio che chiude la partita. Vidic, a cui Gerrard e soprattutto Torres hanno dato il mal di testa per tutta la partita, perde palla al limite ed e' costretto a stendere Gerrard da ultimo uomo. L'espulsione e' di quelle che non si discutono, e la miseria dei Red Devils diventa totale quando sulla punizione che ne segue Aurelio pennella oltre la barriera un sinistro che lascia Van der Sar immobile.
In 10 e sotto di due gol, lo United deve andare allo sbaraglio e lasciare spazi per il contropiede: a tempo scaduto, su una respinta lunga di Reina, O'Shea si addormenta e permette al neo-entrato Andrea Dossena di andare al tiro. L'ex Udinese trova il pallonetto vincente con gran disinvoltura, e' un gol bellissimo che sigilla degnamente un pomeriggio straordinario per il Liverpool.
Che differenza la squadra di Benitez con Gerrard e Torres in piena forma! Lo Spagnolo e' stato in grado di schierare i due gioielli dall'inizio in appena 9 delle 29 partite di Premier fin qui giocate, e non c'e' dubbio che la situazione in campionato potrebbe essere molto diversa se fossero stati regolarmente presenti. Anche cosi', comunque, la corsa al titolo e' decisamente riaperta. Per il Liverpool, le premesse per un gran finale di stagione sono tutte presenti.
MANCHESTER UNITED - LIVERPOOL 1-4 Ronaldo rig. 23', Torres 28', Gerrard rig. 44', F. Aurelio 73', Dossena 90'
Voti:
Man Utd: Van der Sar 5.5; O'Shea 5.5, Ferdinand 6.5, Vidic 4, Evra 5; Ronaldo 5.5, Carrick 5, Anderson 5.5, Park 6; Rooney 5.5, Tevez 5. Scholes, Giggs e Berbatov s.v.
Liverpool: Reina 5.5; Carragher 6.5, Hyypia 7, Skrtel 7, F.Aurelio 7; Mascherano 7, Lucas 6; Kuyt 6.5, Gerrard 7.5, Riera 5.5; Torres 7.5. Dossena 6.5, Babel s.v.
GLI ALTRI RISULTATI DI OGGI
ARSENAL - BLACKBURN 4-0 2' Arshavin, 65' Arshavin, 88' Eboué, 90' Eboué rig.
BOLTON - FULHAM 1-3 42' Johnson(F), 45' K. Davies(B), 56' S. Davies(F), 88' Kamara(F)
EVERTON - STOKE CITY 3-1 18' Jo(E), 25' Lescott(E), 52' Shawcross(S), 90' Fellaini(E)
HULL CITY - NEWCASTLE 1-1 9' Geovanni(H), 39' Taylor(N)
MIDDLESBROUGH - PORTSMOUTH 1-1 30' Crouch(P), 90' King(M)
SUNDERLAND - WIGAN 1-2 12' Watson(W), 41' Leadbitter(S), 45' N'Zogbia (W)
venerdì 13 marzo 2009
ROONEY: "ODIO ANCORA IL LIVERPOOL"
Ventinovesimo turno di campionato questo fine settimana, con tutti gli occhi puntati su Old Trafford dove i campioni in carica ospitano il Liverpool, chiamato a tenere in vita le sue speranze di rimonta.
Il Chelsea, l'altra squadra con ancora ambizioni per il titolo, ospita domenica il Manchester City, squadra dal pessimo rendimento in trasferta ma anche totalmente imprevedibile.
Clicca qui per un elenco completo delle partite della giornata
Clicca qui per la classifica completa e aggiornata.
IL CITY PRENOTA I QUARTI DI UEFA
Ottima vittoria per il Manchester City contro i Danesi dell'Aalborg nell'andata degli ottavi di finale di coppa Uefa. La squadra di Hughes in campionato e' stata un modello di incostanza, ma in Europa sembra produrre regolarmente buone prestazioni.
Il divario fra le due squadre e' netto: le assenze di Kompany e De Jong costringono il Man City a schierare una formazione particolarmente offensiva, con Robinho, Elano e Wright-Phillips dietro alla punta Caceido. E' proprio l'ecuadoriano che apre le marcature all'8'. Gia' alla mezz'ora il raddoppio: Wright-Phillips raccoglie un passagio di Ireland, fulmina il suo marcatore e insacca nell'angolo alto. Il City domina e potrebbe segnare altri gol, ma il risultato non cambia. Alla luce di quanto visto stasera, comunque, si fa fatica a immaginare come l'Aalborg possa impensierire in chiave qualificazione.
La stagione dei Citizens e del loro allenatore e' stata indubbiamente difficoltosa. Non ci sarebbe cura migliore che conquistare la Coppa Uefa a rompere cosi' un digiuno di trofei che dura dalla League Cup del 1976.
giovedì 12 marzo 2009
DOMINIO INGLESE SULL'EUROPA - PERCHE'?
Tre semifinaliste su quattro nel 2007, idem nel 2008 e quest'anno quattro delle ultime otto squadre rimaste: l'egemonia Inglese sulla Champions' League e' ormai un elemento stabile della competizione. Nelle ultime quattro stagioni prima di quella in corso, La Premier League ha occupato 9 dei 16 posti in semifinale (e 5 degli 8 in finale) mentre l'Italia e' ferma a 3 - oltretutto tutti ottenuti da una singola squadra, il Milan di Ancelotti. Una volta che avremo aggiunto a queste statistiche i dati di quest'anno, la situazione che ci si presentera' sara' abbastanza avvilente. Come sono lontani i tempi in cui erano le Italiane a essere favorite d'obbligo! Quali sono i motivi, come si e' arrivati a un punto cosi' basso? In fondo, siamo pur sempre i campioni del mondo...
INTER E ROMA FUORI CON ONORE
Niente da fare, questo Italia-Inghilterra targato Champions' League era destinato a finire 3-0 a nostro sfavore. Una serie di partite d'andata anonime e un bel po' di sfortuna nei ritorni sono le cause per cui fra le ultime otto squadre in lizza non vediamo neppure una nostra rappresentante.
A Manchester, l'Inter va sotto al 3' e si teme il disastro: invece gli uomini di Mourinho prendono via via coraggio e verso la fine del tempo costruiscono tre chiare occasioni da gol, in una delle quali Ibrahimovic colpisce la traversa di testa. I Nerazzurri meriterebbero il pareggio ma vanno il riposo in svantaggio e appena rientrati in campo e' subito doccia fredda, con Ronaldo che di testa spinge in rete un assist al bacio di Rooney.
L'Inter non smette di attaccare e le mezze occasioni fioccano, ma la rete dei Red Devils non si gonfia. Adriano entra e dopo pochi secondi centra il palo interno con un fantastico colpo al volo, un gol che avrebbe riaperto la partita. Invece il tempo passa e il risultato non cambia, mentre la pressione dell'Inter comincia a perdere di lucidita'.
Il 2-0 finale non e' la giusta espressione di quanto espresso in campo, ma sui 180' il Man Utd ha meritato di passare il turno. Dopo la partita incolore di due settimane fa, l'onore dei nerazzurri e' ristabilito, ma per l'approdo alle fasi calde della Champions' League bisognera' aspettare un altro anno.
La Roma arriva alla sfida contro l'Arsenal piu' che incerottata, ma un possibile posto nei quarti di finale e 70.000 e piu' tifosi giallorossi indiavolati sono stimoli che fanno dimenticare molti acciacchi. La squadra di Spalletti gioca in scioltezza e passa in vantaggio gia' al 9' con Juan su assist di Totti. Le parti si invertono rispetto alla gara d'andata, ora e' l'Arsenal a sembrare incolore mentre la Roma crea un pericolo dietro l'altro. Ma il risultato non cambia e si passa ai supplementari. La stanchezza sopraggiunge e si creano spazi nelle retroguardie di entrambe le squadre, ma anche la lucidita' non e' piu' quella iniziale e nessuno trova il gol decisivo. Si arriva quindi ai rigori.
Quando Doni para il primo rigore di Eduardo gia' si pensa a un lieto fine, ma l'emozione tradisce Vucinic sul secondo penalty giallorosso e la parita' e' ristabilita. Poi cinque rigori perfetti per parte, mentre i cuori dell'Olimpico rischiano l'esplosione collettiva. Sul 6-6 Diaby insacca centralmente, ma Tonetto calcia altissimo alla sinistra di Almunia e il sogno romanista e' finito. Che peccato, poteva essere una grande impresa. La Roma esce a testa alta, delle Italiane e' la squadra che piu' ha sfiorato il passaggio del turno.
mercoledì 11 marzo 2009
BENITEZ SFIDA LO UNITED
L'allenatore del Livepool, che ieri ha regalato al Kop un'altra notte da ricordare, e' apparso oggi di umore decisamente spavaldo, e a ragione: i suoi Reds hanno appena inflitto la sconfitta piu' pesante mai subita dal Real Madrid in Champions' League, e in grande stile hanno guadagnato l'accesso ai quarti di finale per la quarta volta su cinque stagioni sotto la sua guida .
IL CHELSEA LOTTA, IL LIVERPOOL DILAGA
Alterne vicende ma stessa conclusione per le prime due squadre inglesi nei quarti di Champions' League.
martedì 10 marzo 2009
ITALIA-INGHILTERRA, SI RICOMINCIA...
Diciamolo chiaramente, la prima tornata della tripla sfida Champions fra noi e gli Inglesi non e' stata positiva: zero gol segnati, due sconfitte in trasferta e un pareggio in casa, le Italiane non si sono esattamente coperte di gloria. Ma per nessuna e' stato un tracollo, e questo significa che Juve, Inter e Roma hanno tutte ancora la possibilita' di passare il turno.
Certo, a questo punto pensare a una tripletta delle nostre sembra un po' troppo ottimista, soprattutto se consideriamo che l'Inter deve fare risultato all'Old Trafford, mentre Roma e Juve devono battere due squadre in ottima forma senza subire gol, o segnandone tanti. Compiti ardui. Proprio per questo, non e' semplice stabilire quale delle tre possa avere le chance migliori di approdare ai quarti.
A livello di gioco espresso nella gara d'andata, verrebbe da dire Juve: i bianconeri sono stati sfortunati a non uscire da Stamford Bridge con un gol all'attivo, e per un tempo buono hanno messo il Chelsea sotto pressione a casa loro. Pero' cio' che conta e' il tabellino, che parla solo di un vantaggio dei Blues; stasera, per portare a casa la necessaria vittoria a zero (o comunque con due gol di scarto), servira' la Juventus delle notti europee migliori. C'e' bisogno di una partita perfetta (sono state queste anche le parole del capitano Del Piero), qualcosa come il ritorno col Real Madrid nei quarti della Champions' 2003.
Discorso opposto per la partita d'andata dell'Inter: i nerazzuri obiettivamente sono stati messi sotto dal Man Utd, ma sono riusciti a uscire intatti da una serata negativa e a portare a casa un pareggio che lascia possibilita' piu' che buone di passare il turno. Certo, occorrera' un Inter ben diversa da quella di due settimane fa, ma le potenzialita' all'interno della squadra non si discutono e domani sera basterebbe un lampo di classe di Ibrahimovic per rivoluzionare in un attimo le possibilita' di passaggio del turno. Proprio per questo, pur con l'immenso rispetto dovuto all'avversario, a logica e' giusto ritenere l'Inter la squadra con le speranze piu' solide di passaggio ai quarti.
La Roma si trova nella stessa situazione di risultato della Juve, anche se il gioco espresso all'andata non e' stato altrettanto promettente. La squadra di Spalletti e' stata davvero sfortunata, trovandosi ad affrontare due delle partite piu' importanti della stagione in condizioni di organico derelitte, con alcuni degli elementi cardine fuori e altri in condizioni precarie. Qualunque buongustatio del calcio (a meno forse che non sia laziale...) avrebbe voluto vedere i giallorossi sfidare i Gunners in un periodo di massima forma, per avere cosi' un faccia a faccia senza scuse fra due delle squadre potenzialmente piu' attraenti d'Europa. La realta' ci ha consegnato una situazione ben diversa, e per la Roma incerottata che domani sera dovra' cercare l'impresa, la spinta piu' grande dovra' arrivare dai cuori e dalle corde vocali dei tifosi dell'Olimpico.
Curiosamente, al momento si sa quasi piu' sulle formazioni di domani che su quelle di stasera. Dall'Inter e' giunta la notizia di Ibra punta unica con Mancini dentro al posto di Adriano, e se e' vero che per la Roma c'e' ancora incertezza legata ad alcuni infortunati, poche sorprese sono previste per gli undici di Arsenal e Man Utd (come previsto Rio Ferdinand si e' allenato regolarmente).
Per stasera, invece, Hiddink non ancora ha rivelato la sua formazione. In mattinata, fonti inglesi parlavano di un Essien con possibilita' di partire titolare, e di un Anelka non fuori dai giochi: il Francese e' a Torino e sosterra' un ultimo test nel primo pomeriggio. Le possibilita' di impiego non sono superiori al 40% ma il dubbio verra' sciolto a pochissime ore dal calcio d'inizio. Nella Juve coppia d'attacco ad alta gradazione di esperienza europea: Del Piero - Trezeguet avranno bisogno dell'intesa dei giorni migliori.
Anche Benitez ha mantenuto il massimo del riserbo. Confermando come a tanti allenatori piaccia essere un po' pessimisti riguardo al recupero dei giocatori, si sa ora che Benayoun potrebbe essere della partita: l'Israeliano avra' un test decisivo nel pomeriggio. Mistero totale anche su Torres e Arbeloa, Benitez ha parlato di tutti e tre in termini ipotetici e si e' guardato bene dal fornire certezze agli avversari. Il Liverpool parte dal preziosissimo 1-0 conquistato al Bernabeu, ma guai a non aspettarsi qualsiasi cosa da una squadra imprevedibile come il Real.
L'allenatore spagnolo si e' poi lamentato di una mancanza di riconoscimento per i risultati a livello europeo del Liverpool degli ultimi anni. "Bisogna giudicare le persone dal lavoro che compiono, e inviterei tutti a guardare ai progressi della squadra sotto la mia guida" ha detto Benitez, che ha portato il Liverpool a due finali (una vittoria) nelle ultime 4 edizione della Coppa, "la graduatoria UEFA dice che noi siamo la squadra coi risultati europei migliori degli ultimi cinque anni. Ciononostante, le reazioni nei miei confronti non sono sempre le migliori. Forse qualcuno non si rende conto di quanto sia difficile far bene in Europa".
I tifosi del Liverpool sono ossessionati da quel titolo di Premier League che manca da 18 anni, ma scartando l'ipotesi di una drammatica rimonta in campionato ai danni del Man Utd, siamo certi che un'altra finale di Champions' League sarebbe un ottimo calmante per i tifosi del Kop, la storica curva dello stadio Anfield. Prima c'e' da mandare a casa i pluricampioni europei, la squadra piu' titolata del continente: l'intera meta' rossa di Liverpool non sta pensando ad altro.