lunedì 16 marzo 2009

I PIU' E I MENO DEL WEEKEND DI PREMIER

I PIU'

Liverpool
Banale, lo so, ma non si puo' non mettere i Reds in cima alla lista: la loro performance di sabato e' stata la migliore prodotta da una squadra ospite all'Old Trafford in questa stagione e probabilmente anche la scorsa.

La squadra di Benitez e' apparsa precisa, veloce, disciplinata, creativa e ambiziosa al tempo stesso: una prestazione impressionante per la sua completezza. Torres e Gerrard sono stati i migliori in campo, sottolineando ancora una volta quanto la loro indisponibilita' abbia segnato negativamente la stagione della squadra.

L'impresa di Sabato avra' quasi certamente solo l'effetto di prolungare temporaneamente la vita della corsa al titolo: il Liverpool ha bisogno che lo United perda altre tre partite e la possibilita' sembra alquanto remota. Ma i tifosi di Anfield hanno diritto di pensare che, con Torres e Gerrard a pieno servizio, la loro squadra abbia ogni possibilita' di riportare quel titolo nazionale che manca da 19 anni.

Alan Wiley
Giusto, equilibrato, pragmatico e coraggioso: l'arbitro di Man Utd-Liverpool e' stato impeccabile. In una stagione piena di polemiche sui direttori di gara (ogni mondo e' paese...), finalmente una prestazione solo da lodare.

Andrei Arshavin
Sabato il Russo e' stato di gran lunga il migliore in campo, e la sua prestazione e' motivo sufficente per credere che la prossima stagione dei Gunners sara' migliore di quella in corso. Arshavin e' chiaramente un talento speciale.

A Wenger resta l'incertezza su dove impiegarlo per ottenerne il meglio: in quattro partite in Inghilterra, Arshavin e' gia' stato sistemato in tre posizioni diverse, a testimonianza anche di un'ottima duttilita'. Nel lungo termine, l'allenatore dei Gunners potrebbe vedersi costretto ad abbandonare il 4-4-2 a favore di una formazione che permetta di utilizzare Arshavin, Fabregas, Walcott e Nasri assieme a una singola punta.

Tottenham Hotspur
Terzi nella classifica di rendimento delle ultime 8 giornate con 15 punti e una sola sconfitta, gli Spurs sono ora a soli 4 punti da quel 7o posto che quasi sicuramente garantira' un posto nella Coppa Uefa. Harry Redknapp non vede l'ora di avere un'altra chance di ripudiare l'Europa.

Chelsea & Michael Essien
La vittoria per 1-0 piu' comoda che ci si possa immaginare, e la conferma del completo ritorno di un giocatore che puo' cambiare il volto al centrocampo dei Blues.

I MENO

Nemanja Vidic
Il Serbo e' stato superlativo in questa stagione, tanto da essere tutt'ora favorito per il premio di giocatore dell'anno. Ma Sabato ha subito una piccola umiliazione da parte di Torres e Gerrard.

Un possibile difetto di Vidic e' la lentezza nel girarsi: la sua espulsione per il placcaggio a Gerrard non e' molto diversa dal tipo di intervento che gli costo' un cartellino rosso sei mesi fa ad Anfield, e oltre a un giallo a Newcastle poche settimane fa. Inoltre, a Novembre Vidic ha seriamente rischiato altri rossi all'Emirates e a Villa Park, dove le vistose trattenute a Nasri e Agbonlahor - che lo avevano bruciato sullo scatto - non sono state adeguatamente sanzionato da arbitri meno precisi di Wiley.

Manchester United
Prima di tutto, e' bene precisare che lo United ha una partita da recuperare e quattro punti in piu', e resta super-favorito per il titolo (solo 1.1 la quota dei bookmakers).

La sconfitta di Sabato, pero', e' significativa per le proporzioni, e per il fatto di essere stata inflitta dai rivali storici. Anche evitando effetti a lungo termine, l'aura di invincibilita' dello United e' stata ridimensionata, e l'immagine dell'Old Trafford semivuoto al fischio finale restera' negli annali di questa stagione.

Il rendimento dei Red Devils contro gli avversari piu' duri non e' impeccabile: se partendo dallo scorso Aprile classifichiamo le partite contro Arsenal, Liverpool, Chelsea, Inter e Barcellona come le piu' difficili, i risultati che ne ricaviamo sono tre vittorie, cinque pareggi e quattro sconfitte. Comunque, il tentativo di entrare nella storia diventando la prima squadra a vincere due Champions' League di fila offrira' numerose opportunita' di raddrizzare questa statistica.

Morten Gamst Pedersen
Una simulazione fra le peggiori mai viste quella del Norvegese del Blackburn.

Gabriel Agbonlahor
Pessima forma, ma i fischi che i tifosi gli hanno indirizzato al momento della sostituzione sono stati particolarmente ingiusti se si considera che il calo di Agbonlahor e' il risultato di 6 mesi passati a portarsi sulle spalle l'attacco della squadra.

Aston Villa
Un calo di forma nettissimo, e le prossime due partite sono visite ad Anfield e Old Trafford...il sogno Champions' League si e' allontanato alla velocita' della luce.
L'organico a disposizione di Martin O'Neill si e' indubbiamente rivelato troppo ristretto per un'intera stagione ai vertici della classifica.

David Bentley
Che gli e' successo? Trasferitosi al Tottenham per quasi 20 milioni in estate, presentato come il nuovo Beckham, Bentley da Gennaio ha giocato un totale di 126 minuti, 90 dei quali in Ucraina in mezzo a una squadra senza intenzione alcuna di passare il turno. Ah, e c'e' pure un rigore sbagliato nello shoot-out della finale di Carling Cup.

In un weekend in cui Walcott e Lennon si sono fatti un'ottima pubblicita' con Capello, la maglia della nazionale per Bentley e' sempre piu' lontana all'orizzonte.



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