martedì 30 giugno 2009

ETO'O L'ULTIMO DI UNA SERIE DI RIFIUTI

Trasformare una squadra di meta' classifica in una vera candidata a vincere campionato e Champions' League, o anche solo a qualificarsi per quest'ultima, e' un processo lungo e complicato. Lo stanno scoprendo i proprietari del Manchester City, che nonostante il notevole spirito d'iniziativa e la disponibilita' economica pressoche' illimitata stanno incassando parecchi "no" importanti.

L'ultimo ad aggiungersi alla lista degli inseguimenti falliti e' Samuel Eto'o, che tramite i suoi agenti ha comunicato di non voler accettare un'offerta che lo avrebbe reso il giocatore piu' pagato d'Inghilterra con a uno stipendio di non meno di 10 milioni netti all'anno.

Il Barcellona - per cui Eto'o ha segnato nella finale di Champions' League - non e' particolarmente interessato a cedere il Camerunense ma - come confermato dal presidente Laporta - non avrebbe potuto rifiutare un'offerta di oltre 30 milioni per un giocatore a un solo anno dalla scadenza del contratto. Il rifiuto, quindi, e' stato unicamente del diretto interessato, che non si e' lasciato convincere a scambiare il Camp Nou con Eastlands. Per Mark Hughes, comunque, la consolazione dovrebbe arrivare a breve sotto forma di Carlos Tevez, che si dice sia vicinissimo alla firma.

Kaka', David Villa, Eto'o: il numero di stelle che hanno chiuso la porta in faccia ai neo-proprietari del Man City continua ad aumentare. Lo sceicco Mansur e i suoi, pero', non sono gli unici a doversi scontrare contro un apparente riluttanza ad attraversare la Manica per misurarsi con la Premier League.

La situazione e' peculiare: le squadre Britanniche sono costantemente al top in Europa (se non fosse per il Barcellona si potrebbe parlare di dominio) e la Premier League e' il campionato piu' seguito al mondo sia allo stadio che in televisione, eppure la difficolta ad attirare le superstar - o a trattenerle - non sembrano diminuire.

Guardiamo al Manchester United: tre campionati e due finali di Champions consecutive, uno stadio fantastico sempre pieno, eppure il loro giocatore piu' decisivo degli ultimi anni non ha mai nascosto il forte desiderio di accasarsi col Real Madrid, squadra che negli ultimi anni - a livello continentale - non ha rimediato che figuracce. La disponibilita' economica del presidente Perez e' stata ovviamente un fattore determinante, ma come dimostra l'esempio del Man City, i soldi da soli non sarebbero stati sufficenti. E' stata la volonta' di Ronaldo a rendere la cessione inevitabile.

Che dire del Liverpool? Gli Scousers vengono da un campionato eccellente, sono tra le squadre europee piu' temute e quest'anno hanno grandissime possibilita' di riportare il titolo ad Anfield per la prima volta in vent'anni. La nuova Premier League non e' mai stata vinta dai Reds, e ogni componente della squadra verrebbe ricordato come membro di un'impresa memorabile; eppure, sia Xabi Alonso che Javier Mascherano hanno mostrato non poco interesse alla possibilita' di trasferirsi rispettivamente a Madrid e Barcellona.

E' tutt'altro che certo che anche solo uno dei due abbandoni effettivamente il Liverpool, ma quello che stupisce e' l'influenza che un approccio di una squadra della Liga esercita mediamente su un giocatore (escludendo quelli Britannici) rispetto ad una Inglese di pari livello. Non e' una situazione nuova, anzi fino a qualche anno fa - prima della decadenza del calcio Italiano - anche Inter, Milan e Juve potevano fregiarsi di questo "sex appeal" impalpabile ma determinante. Quello che stupisce e' che l'ascesa della Premier League al trono dei campionati continentali non abbia modificato questo status quo. Un giornale calcistico Inglese ha sottolineato come i grandi nomi, in Premier, possano arrivare solo da relativamente sconosciuti (Ronaldo, Fabregas), o a causa di rotture con le squadre precedenti (Robinho, Bergkamp), o palesemente a fine carriera, come Ballack e Shevchenko.

Il clima, il cibo, la lingua, il fatto di stare su un isola...stabilire con certezza quali siano i fattori piu' determinanti e' imposssibile. Cio' che e' certo, pero', e' che giocatori come Kaka' o Villa non arrivano in Inghilterra a meno che per disperato bisogno di resurrezione calcistica e/o monetaria.

Questo discorso vale solo per i giocatori piu' spettacolari e "glamorous" in circolazione, ovviamente... Il 99% dei calciatori e' assolutamente entusiasta all'idea di giocare in Premier League. Uno fra questi e' Yuri Zhirkov, il fortissimo laterale sinistro Russo che ha completato il suo passaggio al Chelsea.

L'acquisto del 25enne ex CSKA Mosca era gia' stato annunciato qualche settimana fa prima di alcune complicazioni, forse legate all'attesa per la conferma di Carlo Ancelotti come nuovo allenatore. Oggi pero' l'operazione e' stata confermata dalla societa' di Londra, che sborsera' circa 22 milioni di Euro.

Sara' interessante vedere come Ancelotti intendera' fare uso del suo nuovo acquisto: Zhirkov e' principalmente un terzino sinistro ma, vista la presenza dell'intoccabile Ashley Cole, non e' difficile ipotizzare un utilizzo a centrocampo.

Fra le neopromosse - che piu' di chiunque altro hanno bisogno di rinforzi - da segnalare il bel copo dei "Lupi" di Wolverhampton che hanno preso Kevin Doyle, attaccante 25enne di Reading e nazionale Irlandese. Doyle ha giocato coi Royals per quattro stagioni e l'anno scorso li ha seguiti in Championship dopo la retrocessione nel 2007/08, ma non ha potuto rifiutare l'opportunita' di rimettersi alla prova nella massima serie.

Sul fronte prestiti, mosse intelligenti per Birmingham e West Ham: i Blues - anch'essi al ritorno in Premier - si sono assicurati per tutta la stagione il promettente portiere del Man City Joe Hart, mentre gli Hammers di Zola potranno contare sul cileno Jimenez, in arrivo dall'Inter.

0 commenti: